
"Punti di vista" inaugura il 13 aprile a Forlì presso l'Oratorio San Sebastiano, Piazza Guido da Montefeltro. La mostra presenta un "foto-confronto" tra le immagini di Paolo Monti scattate nel 1971, per il censimento fotografico del centro storico di Forlì ed il lavoro fotografico di Luca Massari sugli stessi luoghi, quarantacinque anni dopo.
“È fondamentale la molteplicità dei punti di vista e delle inquadrature, vicine e lontane ed effetti prospettici vari, come appunto accade osservando mentre si cammina, con tutto il tempo disponibile al vagare dell’occhio dal generale al particolare. L’insieme delle fotografie deve insomma rendere visibile un ideale e lunghissimo vagabondaggio sui vari itinerari urbani.” (Paolo Monti da “Appunti per il censimento fotografico” 1970)
Questo progetto fotografico di foto-confronto vuole essere un omaggio a Paolo Monti. A distanza di 45 anni ripercorrere il lavoro di censimento fotografico di Paolo Monti ha richiesto uno studio sui suoi appunti di lavoro oltre a un attento esame delle sue immagini. Per ritrovare gli stessi punti di vista e le stesse inquadrature è stato necessario calcolare le ottiche fotografiche e compiere una serie di ricognizioni alla ricerca della stessa luce, per poter poi fotografare nella medesima stagione e orari.
Il rispetto assoluto della norma della verticalità degli edifici è un’esigenza essenziale della fotografia di architettura. L’obiettivo grandangolare Nikon 35 p.c. permette questo tipo di controllo; esso uscì nel 1965 e Monti fu tra i primi a usarlo perché gli permetteva di fotografare rapidamente a mano libera rispettando i tempi del rilevamento progettato; in seguito la Nikon sviluppò il 28 p.c. che venne utilizzato nei censimenti fotografici successivi.
I parametri stabiliti da Paolo Monti come criteri di rilevamento fotografico furono i seguenti:
“-1 ripresa di intere strade con foto dei due lati e di tutte le case, palazzi e monumenti, cortili, giardini, ecc. perché tutta la città storica sia documentata in modo completo e facilmente identificabile.
-2 documentazione di particolari architettonici, compresi selciati e pavimentazioni, materiali usati e loro stato di conservazione, arredo urbano, particolari ambienti e soluzioni urbanistiche anche minori o minime.
-3 degrado dell’ambiente del centro storico per posteggi, affissioni, insegne, negozi, pavimentazioni non originali al solo uso di agevolare il traffico, ecc.
-4 documentazione di interni, scale, androni, porticati, ecc.”
Le riprese fotografiche di oggi sono state eseguite con Nikon D800e in formato Tiff, gli obiettivi utilizzati sono: Nikon 35p.c.f 2,8 ais, Nikon 20 f 2,8 ais, Nikon 24 f 2,8 ais, Nikon 50 f 1,8 ais, Nikon 105 f 2,5 ais.
La scelta del colore è stata ponderata come criterio di contemporaneità della fotografia documentaria. La selezione dei soggetti scelti, 80 tra le oltre 1200 fotografie di Paolo Monti, è stata determinata dai soggetti più significativi ed emblematici dei cambiamenti della città come: tessuto urbano edilizio, strade, piazze, restauro architettonico, arredo urbano, ecc.